Il Nuovo Armenia non lo puoi definire.
Puoi provare a raccontare dell’impazienza con cui ogni settimana aspettavi che arrivasse il fine settimana per andare al Nuovo Armenia, sorseggiare un negroni sbagliato e scoprire, lì sul momento e senza anticipazioni, che film avrebbero proiettato. Il Cinema al Buio non mi ha mai deluso. Ogni proiezione è stata un viaggio in luoghi che non ho mai visto e che non conosco. Un viaggio a volte scomodo e perturbante, ma mai banale. Non può che essere così: il Nuovo Armenia ti scardina i preconcetti e le idee e lo fa senza semplificare, tenendo conto della complessità e della non linearità delle storie collettive e individuali.
Ma tutto questo non è ancora sufficiente, perché questa realtà multiforme soprannominata Nuovo Armenia non si esaurisce nei miei goffi tentativi di darle forma. Ed è proprio questo il suo bello. Il Nuovo Armenia non lo puoi circoscrivere né raccontare: puoi solo viverlo.